Dissociazione in psicopatologia è un termine che indica
sia la categoria diagnostica dei Disturbi Dissociativi, sia i sintomi
dissociativi della coscienza, sia alcuni processi psicopatogenetici
causati da esperienze traumatiche che interferiscono con
l'integrazione delle funzioni psichiche. La dissociazione è la perdita
della capacità della mente di integrare alcune sue funzioni
superiori, un modo per fuggire psicologicamente quando non possiamo
fuggire fisicamente.
Stabilizzazione e riduzione dei sintomi: La disregolazione degli stati emozionali e di arousal (attivazione corporea) è un problema, spesso grave nei pazienti con traumi complessi e puo essere considerata uno dei segni distintivi di avvenuta traumatizzazione. Compito primario di cura è la stabilizzazione (fase 1 della terapia del trauma), evitando che il paziente esca dalla finestra di tolleranza. Come succede per una utile cassetta degli attrezzi, la Psicoterapia Sensomotoria offre varie modalità per espandere la finestra di tolleranza, aumentandone l'ampiezza e permettendo così al paziente di avere una maggior tolleranza di sensazioni, emozioni e ricordi e pensieri legati al trauma, riuscendo sempre meglio ad evitare gli stati di franca disregolazione dell arousal. Una finestra più ampia significa anche la possibilità di mantenere un buon livello di mindfulness anche a fronte di sensazioni intense, come quelle evocate dalle componenenti traumatiche.
Una volta che il paziente ha acquisito una maggiore stabilità, maggiori risorse si può accedere alla fase di elaborazione del trauma. Attraverso una condivisione, il paziente e il terapeuta formaulano un piano terapeutico per decidere cosa trattare e in che modo. A volte è necessario lavorare anche sulla riduzione della dissociazione. La scelta di quali strumenti terapeutici (CBT, EMDR, Psicoterapia Sensomotoria) avviene all'interno di una personalizzazione del percorso. Sia nella prima fase della stabilizzazione che nella seconda fase dell’elaborazione del trauma, ma soprattutto nella seconda, si giunge ad una significativa diminuzione dei sintomi del trauma, così come di una progressiva integrazione delle parti dissociate.
La terza fase del lavoro sul trauma consiste nel lavoro di integrazione della nuova condizione psichica con il resto della personalità e con la realtà che circonda l'individuo
E' in questa fase che si riesce ad accedere alle emozioni primarie custodite dal "bambino che è in noi". Il lavoro sulle emozioni integra queste con i significati e le convinzioni che si sono generati durante l'infanzia all'interno della relazione di attaccamento.