QUANDO L'IMPATTO EMOTIVO SUPERA LA CAPACITÀ DI
INTEGRAZIONE PSICHICA SIAMO IN PRESENZA DI UN TRAUMA. LE MEMORIE
TRAUMATICHE, ANCHE SE NON RICORDATE E VERBALIZZATE VOLONTARIAMENTE,
CONDIZIONANO IL PRESENTE E POSSONO ESSERE ATTIVATE DA ALCUNI STIMOLI
PERSINO DOPO MOLTI ANNI DOPO GLI EVENTI.
“Tutti mi dicono che è passato e io lo so che è passato,
ma il mio corpo mi dice una cosa diversa”: Così una paziente ha
descritto il suo rivissuto traumatico. Che è un rivissuto, appunto,
non semplicemente un ricordo. Questa è l’essenza del disturbo da
stress post-traumatico: il passato è presente. Si ripresenta sotto
forma di attivazione corporea disregolata, di reazioni corporee ed
emotive fisse ed automatiche a stimoli che di per sé non sarebbero
minacciosi, di memorie intrusive non integrate oltre che di
convinzioni negative su se stessi e sul mondo che compromettono a più
livelli le vite di questi pazienti. Il nostro corpo e la nostra mente
hanno una capacità di auto guarigione, ma non tutte le ferite
guariscono da sole, a volte c’è bisogno di un aiuto.
Dopo un trauma, i sintomi e le difficoltà degli individui
riflettono il modo in cui la loro mente e il loro corpo hanno provato
ad adattarsi a circostanze che andavano oltre il loro controllo.
Tipi di Trauma
Il Disturbo da
Stress Post Traumatico è un disturbo transitorio che può
insorgere in soggetti che abbiano vissuto o che abbiano assistito a
un evento traumatico che ha implicato un rischio per l'integrità
fisica o per la vita, propria o di altre persone come, ad esempio,
aggressioni personali, disastri, guerre e combattimenti, rapimenti,
torture, incidenti, violenze, malattie gravi. I principali sintomi
associati al Disturbo da Stress Post Traumatico possono essere
raggruppati in tre specie: Frequenti immagini e pensieri intrusivi,
flashback o incubi ricorrenti che fanno rivivere l’evento
traumatico. Ad esempio: la riesperienza del trauma può verificarsi
in qualunque momento: di solito compare con maggior probabilità
quando la persona si trova in situazioni che ricordano il trauma, ma
spesso si manifesta anche in circostanze insospettabili. L'elemento
scatenante può essere anche soltanto un colore, un odore o un suono.
Comportamenti persistenti di evitamento di circostanze associabili
al trauma, come luoghi, attività o persone che fanno ricordare
l’evento traumatico. Questi comportamenti possono essere associati a
una sensazione di disagio invalidante, che va ben al di là della
comune preoccupazione vissuta dalla maggior parte delle persone
quando, ad esempio, si cerca di ricominciare a guidare l'automobile
dopo un incidente stradale, e che può essere scatenato anche dal
semplice rumore di una frenata, dal suono di un clacson o dalle luci
dei fari in movimento. Sintomi persistenti di sovra-eccitamento (ad
esempio, irritabilità, preoccupazione, ansia, depressione, insonnia,
difficoltà di concentrazione, ecc.).
I
principali criteri diagnostici del Disturbo Post Traumatico da
Stress secondo il DSM 5 sono i seguenti (si
applicano ad adulti, adolescenti e bambini di età superiore ai 6
anni):
- Esposizione
a morte o minaccia, lesioni gravi o di violenza sessuale in
uno (o più) dei seguenti modi:
- Vivendo
direttamente l'evento traumatico
- Ascoltare
di persona la testimonianza dell'evento da parte di altri
- Apprendere
che l'evento traumatico si è verificato a un parente
stretto o un amico. In caso di morte o minaccia di un
familiare o un amico, l'evento deve essere stata violento
o accidentale
- Vivere
ripetute o estreme esposizioni a particolari spiacevoli
dell’evento traumatico (es. i primi soccorritori
raccolgono resti umani; gli agenti di polizia
ripetutamente esposti a dettagli di abusi sui minori)
- Presenza
di uno (o più) dei seguenti sintomi associati all’intrusione
dell’evento traumatico, con esordio successivo al verificarsi
dell'evento traumatico:
- Ricordi
angoscianti ricorrenti, involontari ed intrusivi
dell'evento traumatico
- Sogni
spiacevoli ricorrenti in cui il contenuto è relativo
all'evento traumatico
- Reazioni
dissociative (es. flashback), in cui l'individuo si sente
o si comporta come se l'evento traumatico sta
verificandosi
- Disagio
psicologico intenso o prolungato all'esposizione a fattori
scatenanti interni o esterni che simbolizzano o somigliano
a qualche aspetto dell'evento traumatico
- Marcate
reazioni fisiologiche a fattori scatenanti interni o
esterni che simbolizzano o somigliano ad un aspetto
dell'evento traumatico
- Evitamento
persistente degli stimoli associati all'evento traumatico, con
esordio successivo al verificarsi dell'evento traumatico, come
evidenziato da uno o entrambi i seguenti:
- Evitamento
o sforzi per evitare ricordi angoscianti, pensieri o
sentimenti strettamente associati all'evento traumatico
- Evitare
o sforzi per evitare stimoli esterni (persone, luoghi,
conversazioni, attività, oggetti, situazioni) che
suscitano ricordi angoscianti, pensieri o sentimenti
relativi o strettamente associati all'evento traumatico
- Negative
alterazioni di cognizioni e umore associati all'evento
traumatico, con esordio o peggioramento successivo al
verificarsi dell'evento traumatico, come evidenziato da due (o
più) dei seguenti elementi:
- Incapacità
di ricordare un aspetto importante dell'evento traumatico
(in genere a causa di amnesia dissociativa e non ad altri
fattori, come trauma cranico, alcol o droghe)
- Credenze
negative persistenti ed esagerate o aspettative su se
stessi, gli altri o il mondo (es. "Io sono cattivo",
"Nessuno può essere attendibile", "Il mondo è
assolutamente pericoloso", "Il mio sistema nervoso è
permanentemente deteriorato").
- Cognizioni
distorte persistenti circa la causa o le conseguenze
dell’evento traumatico che portano l'individuo ad
incolpare se stesso o agli altri.
- Persistente
stato emotivo negativo (paura, orrore, rabbia, senso di
colpa o vergogna)
- Marcata
diminuzione di interesse o partecipazione ad attività
significative
- Sentimenti
di distacco o di estraneità verso gli altri
- Persistente
incapacità di provare emozioni positive (incapacità di
provare la felicità, soddisfazione o sentimenti di amore)
- Marcate
alterazioni dell’arousal e reattività associati all'evento
traumatico, con esordio o peggioramento successivo al
verificarsi dell'evento traumatico, come evidenziato da due (o
più) dei seguenti elementi:
- Comportamento
irritabile e scoppi d'ira (con poca o nessuna
provocazione) tipicamente espressi come aggressione
verbale o fisica verso le persone o gli oggetti
- Comportamento
sconsiderato o autodistruttivi
- Ipervigilanza
- Esagerate
risposte di allarme
- Problemi
di concentrazione
- Disturbi
del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il
sonno o sonno agitato)
Trauma, ferite
dell'attaccamento e trauma dell'attaccamento. Un
evento traumatico non ha lo stesso effetto su individui diversi. Il
livello di resilienza di ciascuno è in stretto collegamento con la
qualità dell'attaccamento. Migliore è stata l'esperienza di
attaccamento migliore può potenzialmente essere la risposta ad un
evento traumatico. Le ferite dell'attaccamento sono riconducibili a
esperienze mancanti di accudimento. Il trauma dell'attaccamento,
invece, si verifica quando viene meno il senso di protezione che la
figura di accudimento dovrebbe impersonare. Colui/lei che dovrebbe
difendere il bambino/a diventa aggressore abusatore. Gli effetti del
trauma dell'attaccamento sono devastanti e possono produrre disturbi
molto gravi e danni alla struttura di personalità e alla capacità di
integrazione. Le ferite dell'attaccamento producono sofferenza senza
intaccare la struttura di personalità nelle sue componenti
integrative. Il trauma, nelle sue riattivazioni, produce un tipo di
sofferenza molto intensa, insopportabile, veemente.
Trauma Vicario Non
solo quello che può capitare a un individuo direttamente può essere
traumatico, ma anche l'assistere a quello che sta accadendo ad altri
può generare un trauma. Un tipico esempio fu l'attentato alle torri
gemelle di New York. Rimasero traumatizzate migliaia di persone per
il semplice fatto di aver visto in televisione le scene.
Abuso e
trascuratezza cronica Le persone che crescono in
situazioni di abuso e trascuratezza cronica hanno spesso gravi
deficit nelle capacità di regolare emozioni, reazioni fisiologiche e
senso di Sé. Risultano carenti le capacità riguardanti la piena
consapevolezza di sé, le relazioni interpersonali, la regolazione
affettiva, la tolleranza agli stress. Hanno difficoltà nel
differenziare tra realtà interna ed esterna, nel tollerare la
solitudine, nella capacità di calmarsi, di avere cura di sé, di
regolare il disprezzo per sé stessi e le altre emozioni sociali o di
autoconsapevolezza (vergogna, colpa, imbarazzo, umiliazione).
Presentano carenze nella capacità di riflettere ( piuttosto che
reagire), e di mentalizzare, cioè di immaginare sentimenti e
pensieri degli altri comprendendo che tali sentimenti e pensieri
possono essere diversi dai propri.
Come sapere se si è
traumatizzati? • Emozioni e Cognizioni si separano: “controllo
difensivo” • Non hai quasi nessun accesso alle tue emozioni e spesso
ti senti separato dal mondo delle emozioni. • Puoi trovarti a dire:
“Penso di sentire“! • I tuoi comportamenti sono più o meno
strettamente guidati dal ragionamento mentale e non hai quasi
nessuna comprensione delle emozioni altrui.
Il trauma può dar luogo
anche a quella che viene definita come reazione dissociativa. Quando
una minaccia è fisicamente inevitabile, il corpo si prepara alla
lesione rallentando la frequenza cardiaca e il respiro. Il cervello
è inondato dagli oppioidi endogeni – l'analgesico proprio del
cervello – che causano torpore. In casi estremi la persona sente
come se avesse lasciato il proprio corpo e stesse guardando gli
eventi dall'esterno. Il mondo diviene irreale Perdita del senso di
realtà. Indifeso, senza speranza. Impotente (a volte ostile).
Tentativi di compensazione e riparazione. Rassegnazione.
Non sempre le
conseguenze di un trauma passato vengono messe in relazione con i
disturbi odierni. La reazione naturale dell'essere umano di fronte a
un evento troppo doloroso, spaventoso, oppure indicibile, è quella
di bandirlo dalla propria coscienza.
I sintomi
somatici del trauma e della dissociazione •
Accelerazione della frequenza cardiaca, sudore freddo,
iperventilazione, ipervigilanza, nervosismo, disritmie cardiache •
Disturbi del sonno, flashback, tendenza all'evitamento di tutte
quelle situazioni che possono potenzialmente rievocare l'esperienza
traumatica, cosa che spesso porta a isolamento e comportamenti
strani • Iper e iporeattività a situazioni stressanti con
conseguente drammatica riduzione della capacità di gestione •
Disfunzioni sessuali, problemi di concentrazione, perdita della
memoria